Siamo a pochi giorni dalla conclusione del 2015 e il mercato dell’auto in Italia a novembre ha registrato un incremento nelle vendite rispetto al 2014. Un complessivo +23,5% che porta le immatricolazioni da gennaio ad oggi ad 1 milione e 464 mila vetture, pari a un considerevole +15,5% negli ultimi 11 mesi. Questo dato molto significativo testimonia la ripartenza del settore, pur con alcune differenze.
Secondo i dati dell’Unrae ci sono però alcune criticità da risolvere. Il primo dato che salta all’occhio è che il parco circolante italiano è tra i più vecchi d’Europa, questo è il motivo per cui sempre più persone utilizzano siti di vendita come noicompriamoauto.it. Il dato nel 2018 raggiungerà un primato assoluto, cioè quando il settore raggiungerà un volume di vendite annue di 1,8 milioni. In una prospettiva più a breve termine, nel 2016, il quadro di crescita potrebbe plafonarsi per effetto diretto dei noleggi in concomitanza con l’Expo quest’anno. Allo stesso tempo la ripresa degli acquisti da parte dei privati, cominciata la scorsa primavera, potrebbe controbilanciare la mancanza.
Facendo un’analisi delle immatricolazioni del mese di novembre si evince un ritorno agli acquisti del settore noleggio. La quota delle società si piazza poco sopra il 18%, con un calo in questo mese degli acquisti privati. Per quanto riguarda la tipologia di automobili acquistate, rialzo per i crossover e i multispazio, con un incremento rispettivamente del 40% e del 23% negli 11 mesi, rispetto al 2014. Crollanno gli acquisti per cabrio, coupé e monovolume. Dal punto di vista delle alimentazioni preferite, benzina e gpl soffrono una leggera flessione, -0,8%, le auto a metano un imponente -11%, mentre i motori turbodiesel, rispetto a novembre 2014, hanno ricevuto un +28,4%. Per quanto riguarda le case automobilistiche i dati hanno considerevoli rialzi per tutti i brand.
Nonostante lo scandalo che lo ha investito cresce anche il gruppo Volkswagen con un +9,3%, tra gennaio e novembre 2015 FCA marca un +17,6%. Un +13,8% per il gruppo PSA, Ford e Opel segnano un + 18,8%, un +15% per Renault e un + 27,3% per Daimler. «Siamo di fronte a segnali incoraggianti – ha detto Massimo Nordio, presidente dell’UNRAE – capaci finalmente di alimentare una spirale positiva di propensione alla sostituzione dell’auto, soprattutto in ragione della vetustà del parco circolante. Resta aperto il tema delle vendite a società che ristagnano con modeste performance, sintomo di una sofferenza fiscale ancora forte da parte delle piccole e medie aziende».
I dati del mese non sono ancora influenzati dall’effetto dieselgate, che potremo valutare nei prossimi mesi, relativamente alle quote di mercato detenute dai marchi della galassia Volkswagen. I primi nove mesi dell’anno hanno portato un incremento delle vendite del 9,1% per il gruppo, con una quota di mercato del 13,1%. Tra quanti sono cresciuti maggiormente (più del mercato) da gennaio a oggi, sono FCA e Renault, rispettivamente con +17,4% e +16,1%, arrivando a ritagliarsi una quota del 28,4% e dell’8,6%.