Sei Qui
Home > News > Pericolo utilizzo Cloud per dati personali

Pericolo utilizzo Cloud per dati personali

Molti incoraggiano l’utilizzo del Cloud: si parla praticamente di portare i dati che vogliamo, foto o documenti che siano, in un server esterno tenuto da un servizio specifico (come Google, Dropbox o Amazon). Per certi versi è conveniente: possiamo accedere a questi dati da ovunque e da molti dispositivi, ad esempio possiamo aprire le nostre foto sul cellulare e sul PC. Inoltre elimina eventuali problemi di spazio nel nostro Smartphone.

Ma niente è perfetto. Esistono dei motivi per il quale è meglio non fare uso dei Cloud. Eccone qualcuno:

Si tratta pur sempre di mandare dei dati ad un server esterno. Yahoo è stata colpevole di aver lasciato i dati di milioni d’utenti in mano al governo americano. A Google vengono chiesti regolarmente i dati di milioni dei suoi utenti da parte di molti governi. Chi può garantirvi che, un giorno, questi non forniscano la presenza dei vostri dati? Le vostre foto, i vostri documenti ed altri dati sono prima di tutto di vostra proprietà e non è certo il caso che un azienda esterna se ne prenda – gratuitamente poi – accesso.

google-cloud-platform

In molti casi, non serve poi davvero. A meno che non vogliamo accedere da diversi dispositivi, la quantità di spazio in più che può offrire può essere sopperito da una scheda MicroSD più grande o qualche altro metodo d’archiviazione, a volte usando in tandem il nostro PC se abbiamo a che farci più volte al giorno. Basta un cavo USB, un po’ di pazienza, e via: lo spazio è liberato.

E’ pur sempre un rischio. L’iCloud dell’Apple è stata penetrata mesi fa, e ciò significa che così come un qualsiasi account di posta o d’altri servizi Web, il nostro può essere violato in qualsiasi momento per via d’una debolezza del server. Molti dei nostri dati sensibili possono finire in mani sbagliate.

Delle volte è bene usare un Cloud se i nostri dati non sono sensibili, questo è certamente un utilizzo accettato.

Lascia un commento

Top