Per poter fornire risposte dirette alle ricerche effettuate sul noto motore di ricerca, Google ha creato un’enorme banca
dati. Al suo interno, stando alle cifre rese note dal gruppo, sono memorizzati circa 700 milioni di “oggetti”. E non sono importanti solo i puri fatti, ma anche le loro relazioni.
Google vuole capire i propri utenti: cosa vuole veramente sapere una persona che cerca Les Misérables: gli può
servire maggiormente il palinsesto dei programmi tv, un dizionario di francese oppure il cast del musical?
Il Knowledge Graph memorizza in una gigantesca banca dati il fatto che al momento Les Misérables sia collegato più strettamente con concetti quali “cinema”, “film” e “Anne Hathaway”. Secondo Google, il database dispone di 3,5 miliardi di collegamenti di questo tipo, basati sulle ricerche degli utenti. Quando qualcuno cerca “Les Misérables” Google fornisce quindi questi dati sul lato destro: regista, cast e una breve sinossi della trama.
Se un utente cerca un musicista, Google risponde con data di nascita, band, canzoni e date del tour, mentre per i calciatori indica l’attuale squadra e l’ingaggio stimato, per le località una piantina di Google Maps. A ciò si aggiungono i migliori risultati della ricerca per immagini. Attualmente, circa il 4% delle ricerche effettuate provoca l’attivazione del Knowledge Graph.
Negli Stati Uniti, dove la funzione è stata lanciata sei mesi prima si è già arrivati al 9%. Oltreoceano Google dà ad esempio informazioni anche sui medicinali.
I fatti sono reperiti dal motore di ricerca presso fonti pubblicamente accessibili. In Europa si tratta quasi esclusivamente di Wikipedia, mentre negli Stati Uniti si ricorre anche alla base di conoscenza collaborativa Freebase. Non tutte le informazioni sono liberamente accessibili; per questo motivo, negli Usa Google ha stipulalo ad esempio un contralto di licenza con il National Institutes of Health: quest’ultimo fornisce dati sui medicinali che nella ricerca europea non comportano ancora l’attivazione del Knowledge Graph