Quando si utilizza un computer i rischi legati a problematiche che vanno oltre i guasti hardware e software sono molto elevati. Da anni circolano virus informatici che possono fare danni alla memoria del nostro computer o addirittura accedere ai nostri dati per impossessarsene, sempre con intenzioni fraudolente.
Con l’enorme diffusione di internet le minacce sono aumentate in modo esponenziale: un virus o un trojan potrebbe introdursi nel vostro computer, oppure potreste rimanere vittima di un attacco phishing e dare le vostre credenziali a qualche sconosciuto senza rendervene conto.
Secondo una recente ricerca commissionata da Microsoft a Idc, il volume di affari prodotto dalla diffusione di malware è quantificato in circa 144 miliardi di dollari all’anno.
Per fortuna, le soluzioni per mettersi al riparo da questi pericoli esistono, e sono anche abbastanza efficaci. I principali produttori di sistemi di sicurezza per computer hanno nella propria offerta soluzioni per ogni tipo di esigenza, anche per ambienti di lavoro con più postazioni.
Qualsiasi soluzione si utilizzi, per far sì che sia sempre efficace c’è solo una cosa da fare: scaricare tutti gli aggiornamenti non appena disponibili. Chi scrive i virus o i malware in generale sa benissimo che non appena rilevato il codice maligno viene riconosciuto, catalogato e inserito nei motori di ricerca di praticamente tutti gli antivirus in commercio. Se alla produzione di un virus è associato, come spesso accade, un business illecito, l’interesse dell’hacker è far sì che il malware non venga bloccato, ma che si diffonda il più possibile. Quindi il codice maligno viene modificato o ricreato, facendo sì che la “rete” degli antivirus lo lasci passare perché non è in grado di identificarlo come pericoloso.
La maggior parte dei migliori antivirus ha un sistema di aggiornamento integrato, quindi l’utente in teoria può non preoccuparsene. Ma il consiglio è sempre tenere sotto controllo ogni eventuale aggiornamento rilasciato dal produttore.
Gli antivirus possono sempre contare su un file contenente le definizioni di tutti i virus conosciuti. Può capitare tuttavia che ci si imbatta in malware non ancora noto, pertanto la scansione tradizionale potrebbe non essere efficace.
Ultimamente si stanno diffondendo antivirus che utilizzano il cloud. I vantaggi di queste soluzioni sono molteplici: gli strumenti per il riconoscimento del malware restano residenti su server remoti, evitando di occupare spazio su disco e risorse hardware del computer client. Inoltre non sono necessari aggiornamenti, dato che T’intelligenza” del motore di scansione antivirus è sul server remoto e, controllando continuamente un grande numero di sistemi, individua e cataloga ogni nuova minaccia praticamente in tempo reale.
Ovviamente anche i sistemi operativi vanno sempre aggiornati: spesso, infatti, vengono individuate vulnerabilità che potenzialmente potrebbero aprire le porte a un’intrusione esterna.
Gli hacker sono pronti a sfruttare questi punti deboli, ma generalmente prima che possano utilizzarli gli sviluppatori dei vari sistemi operativi rilasciano patch di sicurezza che pongono rimedio a queste vulnerabilità.
Una connessione internet può essere utilizzata dai cybercriminali per infettare il vostro pc con virus o altro malware. La minaccia può essere recapitata dalla posta elettronica, magari come allegato apparentemente innocuo. I moderni programmi email, inoltre, spesso possono gestire il codice Html mostrando il messaggio come se fosse un sito web, quindi potrebbe essere utilizzato per sfruttare qualche vulnerabilità del computer per introdursi nel vostro hard disk.
Oppure, e ciò accade molto spesso, vi potrebbe arrivare un messaggio di phishing, che ricrea fedelmente un’email di una banca o di un fornitore di carte di credito per chiedervi con qualche scusa i vostri dati d’accesso. Viene proposto un link al sito della banca apparentemente ufficiale, che in realtà nasconde un indirizzo diverso, che porta a un sito identico nell’aspetto ma creato ad hoc con l’unico scopo di sottrarvi i dati di accesso.
Oppure, ancora, ci sono siti web che, nel momento in cui li visitate, possono infettarvi il sistema in modi diversi, ma sempre altamente pericolosi.
In questo caso il software di sicurezza può essere molto prezioso, analizzando i link a cui tentate di accedere e confrontandoli con quello di un database contenente tutti i siti pericolosi. Una volta accertata la presenza del sito incriminato nella black list del programma, viene bloccato l’accesso per eliminare ogni rischio.
Anche in questo caso, però, è importante che il software sia aggiornato.
Per evitare pericolose intrusioni nella nostra rete, e quindi nei nostri computer e nei nostri dati, una buona soluzione sono i cosiddetti firewall, spesso implementati all’interno del programma per la sicurezza del sistema. Questi dispositivi (esistono anche come appliance hardware, ma sono indicati per realtà di grandi dimensioni) filtrano tutti i pacchetti di dati che transitano dalla rete a internet e viceversa. A questi filtri possono essere applicate delle regole, in modo da prevenire l’accesso a siti potenzialmente pericolosi o anche per evitare che gli utenti visitino
siti non dannosi ma che potrebbero distrarli dai loro compiti, come i sempre p iù diffusi social network, i giochi online o i siti con contenuti per adulti. Configurando un firewall è anche potenzialmente possibile bloccare l’uso di determinate applicazioni, per esempio i client per le reti di scambio file peer to peer o le applicazioni di chat.