Al momento esistono 54.281 virus per dispositivi mobili. Circa il 95% di questi è scritto per sistemi Android. Il motivo è facile da spiegare: il sistema Android è più aperto di qualsiasi altro e concede all’utente i maggiori diritti.
Nel sistema iOS di Apple ci sono sì meno virus, ma sono molti di più i punti deboli tramite i quali i malintenzionati possono penetrare nel dispositivo, a patto però che possano accedere direttamente allo stesso.
Per questo motivo al momento gli autori di malware prediligono i sistemi Android. Grazie agli ampi diritti è molto semplice mascherare l’installazione di software nocivo sui dispositivi. Per esempio, per far sì che le vittime visitino siti web infetti, i cybercriminali nascondono i loro link nei codici QR. Questi ultimi adescano le proprie vittime spesso con contenuti pornografici, che in effetti sono presenti, ma assieme ai virus.
Con le soluzioni antivirus mobili siete tuttavia ben protetti, visto che queste controllano questi link e bloccano i download pericolosi prima che il cellulare venga infettato.
Uno dei primi segnali di allarme in caso di attacco da parte di virus può essere lo scaricamento rapido della batteria, visto che la maggior parte dei programmi nocivi è costantemente in funzione in background.
Un altro metodo amato dagli hacker: l‘app repackaging. In questo caso gli autori di virus sfruttano apps esistenti, per esempio giochi famosi come Angry Birds, e ricompilano l’installer delle stesse includendo il proprio virus. Il risultato? L’installazione richiede durante la configurazione sullo smartphone, come accade normalmente, i relativi diritti, e installa non solo il gioco ma anche il software nocivo. L’utente non si accorge della visita dell’ospite indesiderato. Queste apps contraffatte non sono più disponibili nel Google Play Store ufficiale.
Si trovano tuttavia spesso in negozi di terze parti, che Google non controlla. Per difendersi da questi pericoli, disabilitate fra le impostazioni di Android l’opzione Fonti sconosciute.
Oltre alle apps con virus, fanno la loro comparsa anche quelle che spediscono SMS. Queste ultime non richiedono nemmeno diritti durante l’installazione, ma sfruttano alcuni punti deboli del sistema operativo Android per inviare costosi messaggi a numeri di servizi speciali. Ormai gli speciali programmi antivirus per dispositivi mobili proteggono anche da queste minacce.
Sui dispositivi iOS le soluzioni antivirus non hanno senso, visto che le limitazioni del sistema operativo non consentono nemmeno al tool di effettuare una scansione dell’intero sistema. In questo caso la soluzione si chiama update. Solo con l’ultima release l’apparecchio è protetto e offre oltre ai bugfix anche una protezione contro le eventuali intrusioni tramite i punti deboli del sistema operativo. Anche per iOS vale la regola: installate i programmi solo tramite l’Apple App Store.
Per i sistemi android si consiglia l’uso di un antivirus come F-Secure Mobile Security (prezzo: circa 19 euro)